Artena, applausi per un mese di cultura. E il programma della “Ferao” continua

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Con la visita al Palazzetto del Governatore di Artena e uno spettacolo al Museo “Museikè” si è conclusa ieri la rassegna “Percorsi Glocali” dell’Associazione Ferao

Tra gli applausi termina un mese di approfondimenti e di cultura ad Artena. Si è conclusa ieri pomeriggio la rassegna “Percorsi Glocali” dell’Associazione Ferao. Una rassegna chiamata così perché ha unito temi locali e globali. L’appuntamento di chiusura si è tenuto al Museo degli strumenti musicali “Museikè”, gestito dall’associazione Borgo dell’Arte. Associazione Rete sociale e Regione Lazio hanno patrocinato e promosso la rassegna. Il pubblico ha gradito.

“Nel Museiké, in un’atmosfera suggestiva, ho avuto il piacere di assistere a uno spettacolo di grandissimo livello: si è riso, ma ci sono stati anche momenti di commozione. È stato un fine settimana ricco di cose belle: mi ha fatto rinascere la speranza, che in questo paese non tutto è perduto e un’altra via, quella sana, esiste” ha commentato chi ha partecipato agli eventi.

Un percorso storico-poetico emozionante

Ieri, dalle 17.30, in una sala piena, sono andate in scena le letture di poesie, racconti e testimonianze di tre secoli di letteratura e storia. Un percorso elaborato, sotto la regia della professoressa Patrizia Audino, che è partito dal notaio Stefano Serangeli per terminare con le poesie di Vincenzo Lanna. Il tutto accompagnato dalle musiche eseguite dal maestro Filippo Cianfoni, da quelle di Vivaldi, della Grande Guerra e del Secondo Dopoguerra italiano.

Le opere teatrali di Achille Campanile sono state messe in scena dal trio composto dal dott. Vittorio Begliuti, dal giornalista Luigi Biagi e dalla professoressa Audino. La docente ha anche interpretato le poesie di Gina Quaglia, Giovanni Battista Iachini e Vincenzo Lanna. Sì sono aggiunte al quarto alcune testimonianze toccanti della Seconda Guerra Mondiale, tramite le lettere di due prigionieri di guerra di Velletri, raccolte in un libro di Antonietta Lucchetti, e una riduzione di un racconto di Rocco Della Corte.

La visita al Palazzetto del Governatore

Domenica, in mattinata, grazie alla disponibilità di Valerio Borghese, l’associazione ha organizzato una visita guidata al Palazzetto del Governatore, luogo storico delle istituzioni di Montefortino dal Settecento in poi. La visita, a cui hanno partecipato una quarantina di persone in tre turni, è stata annunciata tramite manifesti, affissi per venti giorni, e tramite questo giornale. In quei locali, nel tempo, hanno trovato sede gli archivi notarili, le forze dell’ordine e il Ministro della famiglia Borghese, chiamato anche Governatore. Lì si è amministrata la giustizia e la terra di Montefortino.

All’interno dell’edificio, in via di ristrutturazione, alcuni documenti e disegni dell’architettura Borghesiana. Da uno schizzo propedeutico alla realizzazione dell’Arco Borghese a una foto del convento francescano di Artena, restaurato nel Dopoguerra. Dietro la foto, una dedica del padre superiore dell’epoca a Daria Borghese, che si occupò della ristrutturazione.

Un palazzo, quello del “Governatore”, che sarebbe particolarmente indicato per un luogo di cultura. Ad esempio per un ente destinato alla promozione dello studio della Montefortino del Settecento, oppure per ospitare un Fondo Antico con gli scritti e i documenti dell’epoca, o, ancora, per una maestosa biblioteca.

L’incontro sulla rigenerazione urbana del Borghese e quella possibile

Prima ancora, il 2 ottobre, un altro incontro tra passato e futuro, si è tenuto presso il Palazzaccio. All’appuntamento, sul tema “Dalla rigenerazione urbana del Borghese a quella possibile”, hanno preso la parola l’architetto Sergio Los, l’ing. Matteo Riccelli, il filosofo Stefano Serafini e la professionista delle rigenerazioni dei borghi Mariagiovanna Turturo. In mattinata, un laboratorio dedicato ai bambini è stato invece curato dall’architetto Natasha Pulitzer.

In quel convegno (si può rivedere la prima parte cliccando qui mentre per la seconda va cliccato qui), il presidente dell’associazione, Luigi Biagi, ha parlato dei tre drammi che attraversano il tessuto socio-economico e politico di Artena. E cioè: il basso reddito dei lavoratori dipendenti (il più basso della provincia di Roma), la mancanza di aree destinate a strutture produttive e la carenza di lavoro che ne deriva.

Ne è scaturito un dibattito, con diversi interventi, sulla rigenerazione operata dal Cardinal Borghese nel Seicento. Il feudatario realizzò un forte intervento urbano e urbanistico, realizzando la nuova piazza della Vittoria e locali agricoli e artigianali che sono stati usati per secoli. Anche il futuro del centro storico e della città è stato molto dibattuto.

L’architetto Sergio Los e Stefano Serafini

La dottoressa Turturo ha invitato ad affrontare la riqualificazione di urbanistica e socio-economica di Artena in maniera integrata. Cioè collegando la rigenerazione urbana e lo sviluppo socio-economico con la vocazione rurale e agricola del territorio, in un quadro di area vasta e senza mettere al centro l’utopia del turismo. Infine l’architetto e professore Sergio Los ha lanciato l’idea di una rigenerazione fondata sulla filiera agricola.

Il confronto tra stampa e associazioni sul caso Monteiro

La rassegna culturale era iniziata il 24 settembre con un dibattito tra associazioni e stampa sul “caso Monteiro”. L’appuntamento si è tenuto ad un anno dalla grande fiaccolata organizzata ad Artena per prendere le distanze dai quattro imputati per l’omicidio di Willy. Presso il convento, i giornalisti di testate locali e nazionali, tra cui Clemente Pistilli di Repubblica, hanno raccontato l’omicidio le testimonianze e i suoi riflessi mediatici, offrendo punti di vista differenti. Ne sono usciti degli spunti su cui si è sviluppato un dibattito, anche serrato, con i rappresentati delle associazioni di Artena, i parroci della città e il Consigliere regionale Daniele Ognibene.

Le altre iniziative in programma dell’Associazione Ferao: il concorso “Oro Verde” e il VI concorso letterario

Le iniziative dell’Associazione Ferao non sono finite. L’ente sta valutando se aprire anche ad altri partecipanti il laboratorio di lettura da cui è scaturito lo spettacolo di ieri. Intanto, proprio oggi l’organizzazione ha indetto il terzo concorso “Oro Verde”, dedicato alla promozione dell’olio extravergine d’oliva di qualità. Il concorso è aperto ai produttori e alle aziende che hanno gli olivi in numerosi paesi della provincia di Roma e di Frosinone.

Possono partecipare campioni di olio EVO di: Castelli Romani, Monti Lepini, Monti Prenestini, Monti Tiburtini, area Casilina, Alta Valle del Sacco e litorale romano (clicca qui per leggere l’elenco dei Comuni). I campioni di olio andranno consegnati entro il 16 gennaio. Ai partecipanti l’associazione consegnerà sia i risultati delle analisi all’oxitester su acidità e perossidi, sia il risultato dell’esame organolettico tramite Panel Test eseguito da assaggiatori iscritti nell’elenco del Ministero dell’Agricoltura.

In base all’esame organolettico, il Centro Assaggiatori Produzioni Olivicole di Latina stilerà la classifica e individuerà i vincitori, come da bando. Una giuria del “consumatore”, costituita da giornalisti, ristoratori ed esperti del settore assegnerà invece il “Premio del Consumatore”. L’anno scorso hanno partecipato 37 produttori, e hanno vinto oli di Rocca di Cave, Valmontone, Grottaferrata, Olevano Romano e Artena. Quest’anno l’obiettivo dell’associazione è di allargare ancora la partecipazione.

La novità della guida sui migliori oli della provincia di Latina e della zona sud di Roma

La novità della terza edizione del concorso è una guida sui migliori oli partecipanti. La pubblicazione andrà oltre i confini provinciali. È infatti frutto della stretta collaborazione con l’Associazione Capol di Latina, che da sedici anni organizza il concorso “L’Olio delle Colline”. Nella guida saranno raccolti i migliori oli del concorso “Oro Verde” e del concorso “L’Olio delle Colline”. Il nome della guida sarà “Evo – L’Oro delle Colline”.

Il concorso letterario in preparazione

È infine in lavorazione il regolamento per il sesto concorso letterario organizzato ad Artena dall’associazione. Anche quest’anno, la competizione sarà aperta a poesie e racconti editi e inediti. Le opere l’anno scorso sono state particolarmente numerose. L’organizzazione, anche quest’anno, farà valutare gli scritti da una giuria di esperti. Premierà le migliori e le pubblicherà in un’antologia letteraria che presenterà ad Artena. L’anno scorso il premio ha visto tra i vincitori provenienti da tutta Italia, tra cui anche un autore artenese.

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