Discarica, no dei sindaci: “Pronti a tutto”. A Roma: “Dateve ‘na mossa”

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Dopo le voci di una richiesta alla Prefettura per riapre la discarica di Colleferro, venti sindaci della provincia di Roma non ci stanno e non ne vogliono sentire parlare

Venti sindaci della provincia di Roma non ci stanno e non ne vogliono sentire, nemmeno in ipotesi, di riaprire la discarica di Colleferro. Quando si è sparsa la notizia che l’Ama avrebbe chiesto alla Prefettura di riaprire Colle Fagiolara in venti hanno detto di no e si sono detti “pronti a tutto”. La cosa nasce dopo che il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza della Regione che imponeva al Comune di Roma di trovare una discarica nel suo territorio per i rifiuti romani. Cessata l’efficacia dell’ordinanza, il problema torna in capo alla Regione che è competente in materia di rifiuti.

Intanto però pare che l’Ama abbia chiesto alla Prefettura di riaprire Colle Fagiolara. Ora a chiedere alla Raggi di smentire l’indiscrezione sono i sindaci di Colleferro, Paliano, Segni, Olevano Romano, Serrone, Labico, Valmontone, Gorga, Carpineto Romano, Nemi, Piglio, Capranica Prenestina, Rocca Massima, Cave, Zagarolo, Artena, Gavignano, Montelanico, Gallicano e Palestrina.

I sindaci a Roma: “Dateve ‘na mossa”

“Dopo le dichiarazioni di qualche settimana fa dell’Assessore Ziantoni che parlava di Colleferro come la solita soluzione ai problemi dei rifiuti di Roma – dicono i sindaci in una zona -, ora ne salta fuori una nuova. Corre voce che l’Ama abbia scritto alla Prefettura di Roma per chiedere la riapertura ufficiale di Colle Fagiolara, situata a confine fra i territori di Colleferro e Paliano. Chiediamo come Sindaci del territorio che la Raggi smentisca categoricamente questa voce”.

“Non può essere la Prefettura a porre rimedio ad anni di inadempienze e scarse programmazioni del Comune di Roma – proseguono i sindaci – e soprattutto non permetteremo che si scarichi di nuovo il problema sulla Provincia. Colleferro è uno dei comuni che ha pagato il più caro prezzo per le assenti pianificazioni della Capitale: per oltre un anno e mezzo 70 camion al giorno hanno scaricato nella nostra discarica; gli odori nauseabondi si sono sommati a quelli che per anni hanno addolorato la nostra città; nel novembre 2019 Colleferro ha dovuto piangere la morte di un suo cittadino mentre lavorava in discarica”.

“Ormai lo abbiamo capito bene – aggiungono – che la soluzione è sempre quella di non fare nulla e poi scaricare sugli altri, facendo, soprattutto in questa fase, politica e propaganda sui rifiuti. Una una cosa dev’essere chiara, il nostro territorio sa farsi valere: oggi come ieri siamo pronti a tutto e chi ci conosce bene sa che lo siamo sul serio. Roma ha bisogno della sua discarica, fatta all’interno del territorio comunale di Roma: “Dateve ‘na mossa” invece di pensare sempre a Colleferro e alla provincia”.

Il “fronte” nell’ex provincia con Volpi che chiede impegni alla Raggi

Della vicenda si interesserà anche il consiglio metropolitano, cioè quello dell’ex provincia. Oggi pomeriggio, prima che intervenissero i sindaci, il consigliere Andrea Volpi (capogruppo di Fratelli d’Italia) ha annunciato che chiederà alla Raggi di prendere impegni per non fare andare i rifiuti di Roma in provincia. Volpi ha parlato di “palese fallimento duo Raggi-Zingaretti”.

“Mentre la Raggi e Zingaretti giocano allo scarico delle responsabilità a colpi di comunicati – ha dichiarato Volpi -, ricorsi al Tar e ipotesi di commissariamento, e’ di nuovo allarme rosso sui rifiuti. L’AMA, in una nota, ha fatto sapere che dalla prossima settimana i due tmb di Malagrotta potrebbero non accogliere il trattamento di 500 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati perché mancano gli sbocchi per le discariche che dovranno ricevere gli scarti. Che fine faranno quindi i rifiuti della Capitale? La gestione dei rifiuti da parte di M5S e PD è vergognosa – ha affermato Volpi -, con la Raggi che in 5 anni non è riuscita ad individuare uno o piu’ siti in grado di ospitare gli impianti di smaltimento dei rifiuti. E con Zingaretti incapace di redigere un Piano rifiuti efficace”.

“E mentre gli alleati in Campidoglio e alla Regione Lazio e al Governo litigano tra di loro, i cittadini – ha proseguito Volpi – si ritrovano a fare i conti con i cassonetti sporchi e in fiamme, cinghiali, topi e gabbiani che banchettano indisturbati e campagne sulla differenziata fallimentari.Lunedì protocollerò l’ennesima mozione al Consiglio metropolitano di Roma Capitale per impegnare il Sindaco Raggi a fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti illustrando quali scelte vuole portare avanti e dichiarando che i rifiuti di Roma non vanno in Provincia.E’ una vergogna”.

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