Velletri, per la Torre del Trivio un’illuminazione di prestigio

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Sulla torre del 1353 splende una nuova luce, ideata e realizzata da un’azienda di fama internazionale che ha i suoi stabilimenti a Velletri

mauro leoni orlando pocci federico ognibene velletri

Dopo un anno di progettazione e prove sul campo, sabato scorso il sindaco di Velletri Orlando Pocci ha inaugurato la nuova illuminazione della Torre del Trivio. Il progetto illuminotecnico è stato curato da due professionisti. Uno è l’Arch. Giorgio Della Longa, il quale ha anche curato i rapporti con la Soprintendenza. L’altro è il Prof. Federico Ognibene, CEO di ILM Lighting, che ha inoltre progettato tutti i sistemi di illuminazione della Torre e coordinato tutte le fasi realizzazione del nuovo impianto.

La ditta di Velletri che lavora con gli impianti di prestigio

Tutti gli apparecchi di illuminazione sono prodotti nello stabilimento dell’azienda ILM Lighting, che si trova nelle campagne di Velletri. Lì l’azienda sviluppa da decenni sistemi di illuminazione che sono impiegati in tutte le parti del mondo, dal Palazzo del Quirinale alla Camera dei Deputati, da patrimoni Unesco come la Basilica di San Francesco d’Assisi ad eventi mondiali come le Olimpiadi di Atlanta, Pechino, Rio de Janeiro e Pyeongchang.

Come è stata illuminata la Torre del Trivio di Velletri

velletri torre del trivio ILM Lighting

L’impianto di illuminazione della Torre è stato concepito per dare risalto in maniera morbida alle facciate e per evidenziare le geometrie esterne delle bifore e monofore, dando così tridimensionalità alla struttura. Le facciate sono state illuminate impiegando luce bianca con temperatura di colore “calda” (bianco 3000K), mentre le bifore e monofore sono state illuminate impiegando una luce bianca con temperatura di colore “caldissima” (bianco 2700K).

La luce delle facciate

Per ottenere una luce morbida Federico Ognibene ha progettato dei proiettori circolari che emettono un fascio di luce strettissimo con geometria ottica ellittica, che illuminano la slanciata struttura verticale della torre orientando il fascio degli apparecchi in maniera longitudinale direttamente sulle facciate.

La luce delle bifore

Per evitare un appiattimento generale della luce della torre, l’illuminazione delle bifore avviene tramite apparecchi lineari posti sul piano in declivio all’esterno delle finestre, che grazie a delle speciali ottiche asimmetriche (che spostano l’emissione perpendicolare della luce fino a farla diventare laterale), illuminano in radenza i muri delle bifore e riempiono la colonna centrale delle stesse.

La luce delle campane e dell’ultimo piano

torre trivio velletri ILM Lighting

La coppia di campane del terzo piano è illuminata dall’interno della torre per mezzo di apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica lenticolare (ottica medio/stretta) posti sotto le finestre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “naturale” (bianco 4000K), che fanno risaltare il bronzo delle campane.

L’ultimo piano è illuminato internamente con apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica flood (ottica larga) posti anch’essi sotto le finestre e direzionate verso il tetto in legno della torre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “caldissima” (bianco 2700K).

La luce della Madonna Addolorata

Alla base della torre vi è l’edicola della Madonna più antica del centro storico, denominata la Madonna Addolorata, anch’essa oggetto di intervento ed illuminata frontalmente da un microproiettore circolare con ottica molto stretta
(e a luce “calda” bianco 3000K) che evidenzia in maniera discreta il pregio dell’icona Mariana.

Federico Ognibene: “Felice di aver collaborato su questo progetto”

federico ognibene ILM Lighting velletri

Siamo tutti soddisfatti di questa nuova illuminazione; considerando il contesto in cui abbiamo lavorato, cioè l’architettura della torre e le sue criticità strutturali, non è stato possibile migliorare ulteriormente un effetto che è già sicuramente gradevole. Mi hanno fatto molto piacere i commenti positivi da parte dei cittadini che hanno apprezzato il nostro lavoro e mi ha stupito l’amore della comunità nei confronti della Torre. Sono molto felice di aver collaborato con l’Amministrazione per concludere questo progetto e spero che la buona riuscita dell’iniziativa possa aprire la strada ad altre professionalità e ad altri progetti utili per valorizzare i nostri monumenti e le nostre eccellenze.”

La storia della Torre del Trivio di Velletri

Eretta nel 1353 e realizzata dai Magistri Comacini con la funzione di campanile della chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, la torre è decorata da doppie bifore su tre piani e da una serie di monofore nel piano più elevato, e conserva al suo interno le campane in bronzo che furono sostituite a quelle originali durante il restauro della chiesa avvenuto nel 1622 da parte dell’Architetto Carlo Maderno, quando si decise di scorporarla dall’edificio per renderla autonoma.

Fino al 1930 era presente anche un orologio, mentre alcune finestre furono chiuse nel XVI secolo. Questa Torre è stata colpita per ben due volte da un fulmine, nel 1731 e nel 1872, ed è sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale avvenuti nel 1944, quando fu distrutta una meridiana aggiunta dopo l’ultimo fulmine.

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