Valmontone: toto-assessori in corso, ma “comanderà” chi rimarrà in Consiglio

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Al Comune di Valmontone il sistema elettorale cambia tutto: chi vuole fare l’assessore si dovrà dimettere dal Consiglio comunale

bernabei latini valmontone

C’è grande attesa a Valmontone per il primo consiglio comunale e per la nomina degli assessori. Vernica Bernabei, prima sindaco donna della città, si è insediata da qualche giorno e si sta aspettando il controllo delle preferenze per proclamare i consiglieri comunali. Poi la Bernabei dovrà convocare il Consiglio per la prima seduta.

Ma c’è un’altra grande attesa a Valmontone: la nomina della Giunta comunale. Sarà un evento importante perché metterà alla prova gli equilibri politici all’interno della coalizione e anche delle singole liste elettorali. La novità assoluta è che, da questa volta, i Consiglieri (ecco gli eletti) che vorranno fare gli assessori avranno l’obbligo legale di dimettersi.

Il nuovo sistema elettorale, infatti, separa il governo del comune (la Giunta formata dagli assessori e dal sindaco) dall’organo che dà gli indirizzi politici e approva i bilanci (il consiglio comunale). Solo il sindaco potrà votare in entrambe le assemblee. Ciò significa che da quest’anno a Valmontone conterà molto di più la politica, con i rapporti interni alle liste. In particolare la politica dovrà sostenere il “governo”, altrimenti si rischia una lotta intestina tra Consiglio e Giunta.

Con il nuovo sistema diventa centrale il Consiglio comunale, purché i Consiglieri dimostrino di avere carattere. Chi vorrà fare l’assessore, infatti, perderà ogni potere di voto sulle delibere e sui bilanci che verranno portati in Consiglio. E non potrà tornare indietro. Una volta assessore, mai più consigliere. Avrà l’indennità, ma anche solo per parlare in Consiglio dovrà chiedere il permesso.

Non va inoltre sottovalutato il ruolo dei capi-gruppo e dei presidenti di commissione. Nel nuovo sistema le commissioni serviranno da raccordo tra Giunta e Consiglio e potrebbero svolgere un lavoro importante. Insomma, se un consigliere vorrà fare l’assessore, si dimetterà e al suo posto entrerà il primo dei non eletti della sua lista. Un po’ come è avvenuto durante la Giunta Calvano, non per obbligo legale ma per volontà politica.

Nell’attesa della prima riunione, nella quale bisognerà eleggere anche il presidente del Consiglio comunale, è iniziato il toto-assessori. A Valmontone ci si chiede chi prenderà un incarico di governo. Verrà rispettato l’ordine di arrivo? La Giunta sarà “lottizzata” tra le liste di maggioranza? Entreranno in Giunta i più votati o costoro sceglieranno degli assessori esterni per tenere in mano il Consiglio comunale?

Per ora le voci non confermate e i pettegolezzi sono tanti. E i posti in Giunta sono 5. Alcuni vorrebbero Matteo Leone vice sindaco, perché è il più votato e perché fa parte della lista con il maggior numero di consiglieri eletti. Secondo altri i Lavori Pubblici potrebbero andare a Mirko Natalizia. Per altri ancora la sindaca potrebbe tenere l’Agricoltura, mentre il Commercio e le Attività Produttive potrebbero tornare a Giulio Pizzuti.

Per alcuni, infine, Alberto Latini potrebbe fare il presidente del Consiglio, per altri invece potrebbe non prendere alcun incarico. Ma è anche possibile che nessuno vada a fare l’assessore e che ogni lista indichi dei propri rappresentati. Inoltre non è escluso che alcune deleghe, senza indennità, potrebbero essere assegnate a qualche Consigliere. Ma sono solo voci: i fatti si vedranno tra qualche tempo.

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