La “Caporetto” dei tributi. Latini al Consiglio: “Nessuno paga, così salta il banco”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

I dati esposti dal Sindaco fanno pensare ad un’alta infedeltà contributiva

Il Comune di Valmontone ha affidato la riscossione del coattivo delle entrate patrimoniali e tributarie all’Agenzia delle Entrate Riscossione. A deciderlo è stato il Consiglio comunale ieri mattina, con un voto a maggioranza. Stando all’oggetto della delibera e alle dichiarazioni del capogruppo Roberto Matrigiani, l’affidamento non riguarda la riscossione ordinaria né la riscossione bonaria, né il pre-coattivo ma soltanto il recupero dei crediti scaduti (il coattivo). Sul recupero delle somme l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) percepirà il 3 percento.

La riunione del Consiglio è stata l’occasione di un confronto politico sulla decisione. Le opposizioni hanno chiesto se tutti i crediti indistintamente saranno affidati all’Agenzia e hanno ricordato al Sindaco la campagna elettorale del 2013, quando aveva promesso agli elettori di andar via da Equitalia (oggi sostituita da Agenzia delle Entrate Riscossione). Il sindaco Alberto Latini ha detto di “capire il ragionamento dell’opposizione” ma ha anche affermato che “devo salvaguardare l’Ente”.

“Quando sulla rata di agosto della Tari, che è pari a 800 mila euro, incassiamo solo il 31% e dobbiamo pagare la ditta – ha affermato Alberto Latini -, quando sulla mensa scolastica un terzo non paga, è un problema che l’Amministrazione deve affrontare. Se per un ex palazzo comunale spendiamo 25 mila euro per quattro alloggi e chi c’è deve pagare un canone da 15 a 18€ mensili non paga, questo è un problema devastante. Se mandiamo 7 lettere agli ambulanti e chiediamo di rateizzare il dovuto e nemmeno si presentano – ha aggiunto il Primo Cittadino -, se per i pulmini dobbiamo incassare 238 mila euro l’anno ma nessuno paga e ciò capita per tutte le entrate comunali, questo è in problema da affrontare”.

L’elenco delle tasse non pagate è proseguito: “Nessuno paga la pubblicità – ha affermato il Sindaco – e l’occupazione del suolo pubblico non si paga, abbiamo 79 alloggi popolari e paga il 10% per canoni di appena 70 euro. Solo sull’IMU c’è una certa riscossione mentre sull’immondizia abbiamo 2 milioni l’anno di non incasso. Ripeto: sull’immondizia su 800 mila euro della rata di agosto sono pagati 292 mila euro, così salta il banco”.

Il Sindaco ha poi affermato di sperare che il 5 dicembre il Parco, in procedura di concordato, paghi, aggiungendo che anche “i grandi investitori” rientreranno nella procedura ex Equitalia, mentre per chi ha problemi economici si vedrà caso per caso. In ultimo va riportato che in Consiglio il Primo Cittadino ha anche fatto capire che l’Amministrazione andrà a vedere l’ISEE degli occupanti delle case popolari, adeguando il canone di affitto (per la cronaca sarebbe previsto dalla legge che il Comune faccia l’aggiornamento annuale delle graduatorie degli assegnatari delle case popolari e l’aggiornamento semestrale delle graduatorie per l’emergenza abitativa).

Le dichiarazioni ufficiali e i problemi irrisolti

A seguito del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha diramato un comunicato stampa con delle dichiarazioni del Sindaco che riportiamo di seguito.

“A Valmontone – spiega il sindaco, Alberto Latini – avevamo lasciato Equitalia già prima, come da impegni del 2013, e fino a quest’anno abbiamo comunque cercato di mantenere la riscossione e le ingiunzioni fiscali in carico al Comune. L’assenza, per un ente locale, di personale e strumenti adeguati per sostenere questo servizio fanno sì, però, che diventi difficile contenere e combattere l’evasione strutturale, con gravi conseguenze sulle casse comunali e l’impossibilità di garantire ai tantissimi cittadini valmontonesi puntuali e corretti la massima equità”. “Agenzia Entrate riscossione – precisa Latini – si occuperà di riscuotere tutti i tributi e le entrate patrimoniali del Comune, da Tari, Tares e Imu a mensa, scuolabus e vecchie cartelle di accertamento. Chi amministra una città come la nostra deve essere consapevole che pagare tutti significa pagare meno e garantire i servizi all’intera comunità valmontonese”.

Vanno tuttavia sommessamente notate due anomalie, che lasciano i problemi evidenziati del tutto irrisolti. La prima: tutti i dati forniti sui tributi non pagati riguardano cartelle emesse (e quindi cittadini a ruolo nelle banche dati comunali). Non si tratta quindi di “evasori”: costoro non ricevono certo le bollette perchè, visto che non sono censiti, il Comune, per così dire, non li conosce. I dati configurano piuttosto un’infedeltà contributiva, cioè la scarsa attitudine dei cittadini a pagare le tasse nei termini previsti. Da cosa ciò dipenda è un problema aperto.

La seconda anomalia? L’affidamento eseguito, per quanto è emerso e quanto è stato dichiarato, non risolverà il problema che, per i dati forniti da Latini, sembra una vera e propria “Caporetto” nella gestione della riscossione ordinaria. Non lo risolverà perché l’Agenzia delle Entrate non andrà a riscuotere l’ordinario. Ad essa è stato affidato il “coattivo”, cioè le cartelle che non sono state pagate entro i termini. Dunque pare ragionevole sostenere che se l’Amministrazione non cambierà il tipo di rapporto impostato da oltre cinque anni con i cittadini, migliorando anche l’efficienza dei servizi, difficilmente gli stessi riprenderanno a pagare i tributi puntualmente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna