Dal 20 attendono l’esito del tampone fatto a Labico. “Se hai un’attività chi ti ripaga?”

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Chiusi in casa in attesa dell’esito del tampone: la situazione di tre famiglie (di Labico, Artena e Valmontone) che sono andate a fare il tampone al drive-in su via Casilina

L’attesa del tampone è estenuante già così. Se bisogna attendere cinque, sei anche otto o nove giorni si ha l’impressione di avere una spada di Damocle sulla testa. Oppure di essere ai domiciliari. Queste sono le impressioni di chi attende il risultato del tampone dopo aver fatto il test a Labico. Il racconto che testimonia questi disservizi nell’era del covid è di due famiglie tra loro collegate, tra Artena e Labico. Più di una terza persona, di Valmontone, che attende di sapere se è positiva o no.

Il tampone fatto al drive-in e l’inizio dell’attesa

I componenti della prima famiglia, di Labico, fanno il tampone il 10 e risultano positivi. Parte il contact-tracing e i parenti che vivono ad Artena vengono messi in quarantena. Il 13 ottobre fanno i tamponi anche i parenti di Artena. Per entrambi il risultato positivo arriva entro le 72 ore. Tutti vengono messi in isolamento in attesa del tampone di controllo che, secondo le nuove linee guida, può essere fatto dal 10° giorno.

E così il 20 la prima famiglia torna a fare il tampone. Il dirve-in di Labico è in piena attività e lo preferiscono a quello di Colleferro. La famiglia di Artena fa lo stesso e il 24 ottobre va al drive-in di Labico. Intanto però cambia qualcosa: entra in funzione il laboratorio di Tivoli e gli esami fatti a Labico vengono inviati lì. Tutti ad oggi attendono ancora l’esito dei test, anche se sono passati 8 e 5 giorni. Un terzo parente, anche lui positivo va invece a Colleferro e riceve risposta due giorni dopo. Tutti gli altri sono obbligati a stare a casa.

Provano a chiamare la Asl Roma 5 ma senza successo. “Il 27 ottobre sono riuscita a parlare con qualcuno della Asl – racconta la madre di famiglia che vuole rimanere anonima – e mi hanno detto che a Tivoli stavano ancora lavorando i test del 17 provenienti da Labico. Quindi mi hanno detto di rimanere a casa perché tanto se sei asintomatico positivo, dopo 21 giorni dal tampone si può comunque uscire. Ma quando hai uno stipendio e sei lavoratore dipendente e la malattia pagata questa cosa va bene, quando hai un’attività chi ti ripaga? È davvero una beffa sentirsi dire che si può comunque uscire dopo 21 giorni dalla fine dei sintomi”. Beffa o no, entrambe le famiglie devono rimanere a casa non sapendo nemmeno se sono ancora positivi al sars-cov-2. Questo perché hanno scelto il drive-in sbagliato.

Il caso di Valmontone: dopo 9 giorni ancora attende di sapere se è positivo

Ma non è l’unico caso. Una seconda segnalazione che abbiamo ricevuto riguarda un valmontonese. Nemmeno a farlo apposta anche lui va a fare il tampone a Labico il 20 ottobre. Ad oggi attende ancora il risultato per sapere se è positivo o no e il provvedimento che gli è stato applicato è di quarantena preventiva. Più del tampone è stato veloce il virus, che gli ha chiarito i dubbi: attualmente, da quanto ci riferisce, ha qualche sintomo e non sente molto bene i sapori. Visto che l’esito non arriva, non dovrebbe essere inserito tra i positivi che la Asl (non) notifica al Comune di Valmontone. Non è chiaro se sia tra i 100 positivi conteggiati direttamente dal Comune tramite i medici di base. Non è questo un disservizio rilevante in tempi di coronavirus?

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