Zona rossa: scuole chiuse a Colleferro e Carpineto. “Nessuno è grave”. Più controlli

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La zona rossa non comporterà l’isolamento completo di Colleferro e Carpineto Romano. La Questura ha annunciato più agenti di Polizia

Da lunedì scuole chiuse a Colleferro e Carpineto Romano. A deciderlo sono stati i sindaci Pierluigi Sanna e Stefano Cacciotti. I due Primi Cittadini hanno anche confermato che le due cittadine non saranno circondate con l’esercito: chi è residente nella zona rossa potrà andare a lavorare fuori. Chi è di altri Comuni potrà andare a Colleferro e Carpineto per lavoro, potrà raggiungere l’ospedale, la Asl e il medico. Però ci saranno più controlli: la Questura ha fatto sapere ai Comuni che rafforzerà il personale di polizia.

La zona rossa che entrerà in vigore stanotte (scarica qui l’ordinanza) comporterà quindi la chiusura dei negozi e dei centri estetici. Bar e ristoranti potranno essere attivi solo con asporto. Chi vi abita potrà andare a trovare un amico solo tra le 17 e le 22 (leggi qui i chiarimenti del Governo). Parchi e giardini saranno chiusi e a Colleferro l’attività sportiva sarà limitata entro i 400 metri dall’abitazione.

Cosa si sa dei positivi alla variante inglese

Attualmente di chi ha la variante inglese si sa poco. I due sindaci hanno detto in conferenza stampa che l’ordinanza di Zingaretti si basa su dati di due settimane fa e che da allora i positivi sono diminuiti. Nei giorni scorsi, tuttavia, lo “Spallanzani” ha accertato la presenza della “variante” su 16 persone. Su altre 22, positive, va capito se si tratta del coronavirus che conosciamo o di quello d’oltremanica.

I sindaci non sanno chi sono i contagiati dall’inglese però hanno affermato che a Colleferro e Carpineto non ci sono casi gravi. A Carpineto Romano, dove qualche settimana fa si era parlato di “timore di una variante”, i positivi al generico covid sono 65 e soltanto una persona avrebbe dei problemi respiratori. In ogni caso tutti sono a casa. A Colleferro i positivi sono 94 e il sindaco Sanna ha dichiarato che “non ci sono casi gravi”.

Come si sarebbe diffusa la “variante”

La nuova forma di coronavirus si sarebbe diffusa tramite le scuole. A quanto pare il primo a risultare positivo sarebbe stato uno studente di Carpineto che va a scuola in un istituto superiore di Colleferro. Lo studente avrebbe quindi trasmesso il virus in famiglia e, tramite il fratellino, si sarebbe diffuso nella scuola di Carpineto. Dal paese dei Lepini, il virus sarebbe poi tornato in qualche modo a Colleferro più recentemente.

La possibile revisione della zona rossa

“L’assessore D’Amato mi ha riferito che se continua questo trend di guarigioni dei positivi la zona rossa potrà essere rivista”. A dichiararlo è stato il sindaco di Carpineto, Stefano Cacciotti. Secondo l’ordinanza del presidente della Regione, il forte aumento dei contagi ci sarebbe stato tra il 25 gennaio e il 7 febbraio. Successivamente i positivi sono scesi a livelli che Carpineto e Colleferro hanno già vissuto in precedenza. La novità della “variante” sarebbe stata quindi determinante per decidere la zona rossa. Bisognerà vedere se si rileveranno nuovi casi oppure no.

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