Per le future mamme della “Roma 4” c’è la tele-assistenza: meno stress e pericoli per le gestanti

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Per il coronavirus si possono sospendere mutui e adempimenti fiscali ma non le gravidanze. Ecco come una Asl del Lazio è d’esempio per un “percorso nascita” in tele-assistenza, con meno stress e pericoli per le future mamme

L’emergenza coronavirus sospende mutui, adempimenti fiscali, libertà di movimento ma non le gravidanze. Oggi le future mamme continuano la loro gestazione e periodicamente devono recarsi a controllo, presso ospedali e consultori, magari solo per portare referti e analisi. C’è però una Asl della provincia di Roma in cui tra poco le mamme saranno assistite da casa, senza stress né file né attese e avendo sempre a disposizione, anche sul proprio smartphone, la propria cartella sanitaria. Si tratta della Asl Roma 4 che proprio in questi giorni sta attivando completamente il “Percorso Nascita 4.0”, progetto della Regione ancor più utile in questo periodo di “coprifuoco sanitario” da coronavirus.

La Asl della provincia nord di Roma (da Civitavecchia a Torrita Tiberina, per capirci) per attuare il “Percorso Nascita 4.0” ha infatti acquisito una piattaforma informatica, denominata “HomeMam” (mamma a casa) che consente l’informatizzazione dei rapporti tra le gestanti e le strutture sanitarie aziendali. L’obiettivo, dice la Regione Lazio, “è quello di rendere il percorso più dinamico, prossimo ai bisogni di salute della donna e del neonato e interattivo, attraverso l’utilizzo dei più comuni devices di comunicazione (pc portatile, smartphone, tablet) nonchè adatto a favorire il coinvolgimento della stessa gestante attraverso un automonitoraggio e la possibilità di rivolgersi in chat agli operatori in caso di necessità”.

Cosa prevede il “Percorso Nascita” e quali sono le novità per le gestanti

“Con il “Percorso Nascita”– spiega Antonella Fabbro, ginecologa dell’ospedale di Civitavecchia e referente del progetto per la Asl Roma 4 – offriamo un percorso facilitato per le gestanti e la coppia, che li accompagna durante tutta la gravidanza, il parto e dopo il parto fino al primo anno di vita del bambino. È un percorso integrato ospedale/territorio in cui le gravidanze a basso rischio vengono seguite preferibilmente nei consultori e quelle ad alto rischio negli ambulatori ospedalieri del Punto Nascita di Civitavecchia”.

“La gestante una volta entrata nel Percorso non deve più preoccuparsi di nulla, perché le vengono prenotate direttamente tutte le prestazioni successive, ecografie, visite e, nel caso di gravidanza a rischio può fruire di prestazioni specialistiche con accesso facilitato che si rendano necessarie, ad esempio visita diabetologica, ecocardiografia fetale, visita endocrinologica. Ulteriori facilitazioni vengono offerte per il follow up neonatale”.

“Nell’ambito di tutto ciò – ha proseguito la responsabile del progetto -, per mantenere il contatto tra ospedale e consultorio stiamo attivando dei sistemi informatizzati che ci permettono di avere, immediatamente disponibili online e indipendentemente dal servizio territoriale nel quale sono stati eseguiti, la cartella clinica, la cartella consultoriale e gli esami fatti”.

“In questo momento di emergenza nazionale, in cui è necessario rimanere a casa – ha concluso la dottoressa Fabbro -, questo strumento si rivelerà molto utile perché ci permette anche di comunicare e offrire assistenza online alle gestanti, riducendo al minimo gli spostamenti”. La piattaforma comprende infatti anche un sistema di messaggistica privata, tracciata e regolamentata, che mette in contatto telematico operatori della sanità e gestanti.

Come funziona lo “HomeMam”

Il Consultorio di Cerveteri è uno di quelli che ha già informatizzato esami e cartelle cliniche. Ad occuparsene è la dottoressa Alessandra Petruio, medico specialista ambulatoriale di ginecologia e ostetricia del Consultorio. “L’idea – ha spiegato la dottoressa – è di offrire un’assistenza a distanza alle gestanti, condividendo tramite un sistema informatizzato esami e cartelle cliniche”. Un sistema che “ha cambiato enormemente il rapporto con le gestanti perché le pazienti non devono venire ogni volta a farci vedere gli esami fatti: possono caricarli online e trasmetterceli in tempo reale da casa”. “Le donne sono più tranquille e rilassate – ha affermato la Petruio -, evitando lo stress dello spostamento e dell’incontro in consultorio, specialmente in questo periodo in cui si devono ridurre al minimo gli spostamenti”.

Il sistema funziona con email e password. “Alla paziente viene data una password personale collegata a un’email e con quelle credenziali – racconta la dottoressa Petruio – ha la possibilità di aprire la propria cartella e allegare tutti i referti e certificati che ci arrivano in diretta. In questo modo sia la gestante sia le strutture sanitarie hanno immediatamente disponibile tutta la documentazione clinica”. Documentazione che è sempre disponibile, anche tramite smartphone.

Un servizio che potrebbe essere esteso anche nelle nostre Asl

Ciò che ora sta diventando una realtà presso la Asl Roma 4, risolvendo molti problemi in questa emergenza coronavirus, potrebbe essere domani un servizio alla portata di tutto il Lazio. Addirittura l’azienda fornitrice (la Novaera srls) ha fatto sapere di essere disposta ad offrire gratuitamente questa piattaforma alle altre Asl, limitatamente al periodo di emergenza.

WhatsApp Contatta La Tribuna