Medici di Pronto soccorso: ancora poche ore per partecipare al maxi concorso

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Scade domani l’avviso per l’assunzione di 153 medici di Accettazione e Urgenza per i Pronto soccorso del Lazio, tra cui quelli della Asl Roma 5 e Roma 6. La novità è che chi sarà assunto in una Asl dovrà rimanere lì per cinque anni

pronto soccorso colleferro

Rimangono poche ore per partecipare al maxi concorso regionale per l’assunzione di medici di Accettazione e Urgenza. Il bando pubblicato a luglio mira ad assumere 153 medici da collocare nei Pronto soccorso delle Asl della provincia di Roma, di Viterbo e di Frosinone oltre che nell’Ares 118. Una grande “infornata” per sopperire alle carenze di medici.

Nelle settimane scorse hanno fatto circolare voci di possibili chiusure dei presidi dedicati all’urgenza di Subiaco e Monterotondo negli orari notturni. Contro quelle voci la Asl Roma 5 era intervenuta smentendo qualsiasi chiusura. Sono comunque molti i medici che mancano. Il concorso (ecco il bando), che espleterà per tutti l’Azienda Ospedaliera “San Giovanni Addolorate”, vale per nove Asl del Lazio più il 118. I 153 posti da Dirigente Medico disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza sono ripartiti nel modo seguente:

  • n.7 posti per l’Azienda capofila “Azienda Ospedaliera Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata”;
  • n.10  posti per l’Azienda aggregata ASL Roma 3;
  • n.15 posti per l’Azienda aggregata ASL Roma 4;
  • n.20 posti per l’Azienda aggregata ASL Roma 5;
  • n.31 posti per l’Azienda aggregata ASL Roma 6;
  • n.20 posti per l’Azienda aggregata ASL di Frosinone;
  • n.8 posti per l’Azienda aggregata ASL di Viterbo;
  • n.35 posti per l’Azienda aggregata ARES 118;
  • n.5 posti per l’Azienda aggregata Policlinico Umberto I;
  • n.2 posti per l’azienda aggregata Sant’ Andrea.

La novità di questo bando è nei dettagli. Secondo un passaggio dell’avviso, chi sarà assunto in una Asl dovrà rimanere obbligatoriamente alle sue dipendenze per cinque anni. In passato capitava infatti che gli assunti in una Asl di provincia si trasferissero a Roma dopo poche settimane o qualche mese. Con il vincolo inserito nel bando tutto ciò non sarà possibile. Asl e cittadini a questo punto non hanno altro da fare che incrociare le dita e sperare che partecipino tanti aspiranti dirigenti medici.

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