L’indignazione: “Se una bambina ha un mal d’orecchie notturno bisogna andare a Tivoli”

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Tivoli, Ariccia e Roma sono ancora le mete dei genitori di Artena, Colleferro, Valmontone, Lariano e dintorni che hanno bisogno di cure per i figli

bambini neonato

“Per una bimba che urla di notte per il mal di orecchie bisogna andare a Tivoli”. È l’indignazione di chi, da Artena e dintorni, si trova a fare lunghi viaggi di notte per assicurare le cure ai propri figli. La situazione dei pronto soccorso pediatrici è nota da tempo. Ma non è stata risolta.

È una provincia dimenticata quella dei bambini. Lo abbiamo scritto più volte ma fino ad ora non è cambiato niente. E la gente è indignata e esasperata per le lunghe corse verso i pronto soccorso pediatrici che bisogna fare di notte da Colleferro, Artena, Valmontone, Lariano e Velletri.

Chi abita in queste zone deve andare a Tivoli, Roma o al Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia. Lì sono le strutture e il personale qualificato a trattare le patologie dei bambini. Immaginate a questo punto la situazione di un genitore che deve correre verso il Bambino Gesù o a Tivoli per curare suo figlio di notte.

Fino ad ora su questa esigenza del territorio non ci sono state risposte precise. Di recente, con la campagna elettorale per la Regione, la questione sanitaria ha ripreso vigore, trovandosi al centro del dibattito politico e c’è stato qualcuno che ha proposto di riportare dei posti letto negli ospedali di Velletri e Colleferro o di ampliare le convenzioni con i privati per ridurre le liste d’attesa. Le elezioni potranno cambiare questo stato di fatto?

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