Lazio Ambiente: ok al bilancio ma per i dati bisognerà attendere

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Questa mattina c’è stata l’approvazione del bilancio 2018 di cui non si conoscono ancora i risultati. Per il 2019 si registra finalmente un utile da… comprendere meglio

Stamattina la Regione Lazio ha approvato il bilancio 2018 di Lazio Ambiente spa nell’ambito dell’assemblea della società di cui è socio unico. L’approvazione arriva oltre i termini previsti per l’approvazione del bilancio delle società per azioni. Per un’analisi accurata dell’andamento di Lazio Ambiente nel 2018 bisognerà attendere la pubblicazione dei documenti. Può essere utile ricordare, infatti, che il precedente amministratore unico, Narda, aveva previsto una perdita di 5,3 milioni di euro per il 2018 e prevedeva un ritorno all’utile nel 2019 e 2020 grazie alla riapertura della discarica, alla riduzione del personale e al revamping (abbandonato).

Nell’attesa si registra una nota della Regione Lazio divulgata dall’agenzia Askanews. Nel comunicato della Regione (qui la versione riportata da Askanews) si afferma che nel primo semestre 2019 si “evidenzia un utile di esercizio di circa 6 milioni di euro a fronte di una perdita di 4 milioni di euro registrata nello stesso periodo dell’anno precedente“. Del 2018 non vengono però anticipati dati. L’andamento del 2019 potrebbe indicare un “cambio di rotta” rispetto alle criticità più volte segnalate ma va anche detto che i dati andranno letti alla luce dei risultati dei vari centri di costo/ricavo della società. Per fare un esempio: andrà visto quanto l’aumento dell’utile nel 2019 è legato al semplice aumento dei conferimenti in discarica e quanto, ad esempio, è stata ridotta l’incidenza del costo del lavoro sul fatturato nel comparto servizi.

La nota prosegue affermando, tra le altre cose, che “Lazio Ambiente sarà ora impegnata nell’adozione del piano industriale, che comprenderà la progettazione del nuovo compound di Colleferro” e su questo va rilevato qualche ritardo. Il mandato deliberato a ottobre 2018 della Giunta regionale era quello di elaborare un nuovo progetto industriale così da avviare una nuova procedura di vendita delle quote azionarie entro il 30 giugno 2019. Saltato il termine, il piano industriale potrebbe essere pronto entro la prossima settimana e il bando sulla dismissione delle quote potrebbe essere predisposto forse per settembre.

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