Una festa da leccarsi i baffi: Carpineto celebra il tartufo nero pregiato

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Il tartufo nero pregiato dei Monti Lepini sarà il “re” della festa che sabato e domenica coinvolgerà Carpineto Romano

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I volontari dell’associazione “Tartufi e tartuficoltori dei Monti Lepini”

Sta per iniziare la festa del tartufo nero pregiato di Carpineto Romano. Dopo due anni di stop, dovuto alla pandemia, sabato sera torna l’evento dedicato al fungo ipogeo più profumato dei Monti Lepini. La manifestazione è organizzata dal comune di Carpineto insieme all’associazione “Tartufi e tartuficoltori dei Monti Lepini”, che sarà in piazza per far assaggiare il nero pregiato ai visitatori.

Il programma della festa prevede la presentazione di alcuni calendari domani alle 17 nella chiesa di San Michele Arcangelo. Poi, alle 20, l’apertura delle “hostarie rionali”. Domenica dalle 10 in poi la festa entrerà nel vivo, con mostre, passeggiate a cavallo, bancarelle musica e, ovviamente, degustazioni.

Il tartufo nero pregiato dei Monti Lepini si potrà degustare allo stand dell’associazione “Tartufi e tartuficoltori” e nei ristoranti del paese, che proporranno piatti conditi dal “re” dei funghi invernali. “Speriamo che la festa sia da stimolo per i raccoglitori e per chi magari in futuro vorrà avviare un’azienda, come lo è stata in passato, quando alcuni hanno impiantato le tartufaie e hanno iniziato a coltivarle” auspica Nello Roccaccio, presidente dell’associazione “Tartufi e tartuficoltori dei Monti Lepini”.

“Il nostro plauso – ha detto il sindaco di Carpineto, Stefano Cacciotti – va al lavoro dei volontari dell’ente Pallio, che contribuiscono all’organizzazione dell’iniziativa, all’assessore alla cultura e all’associazione LepinArt, che farà i tradizionali mercatini dell’ artigianato”. Il sindaco ha invitato a partecipare all’iniziativa il Ministro dell’Agricoltura, che invierà un messaggio registrato.

“Speriamo – ha aggiunto Cacciotti – che qualcuno si attivi affinché le tartufaie possano tornare produttive, perché ora, tra cinghiali e poche piogge, sono al quaranta percento delle loro possibilità. Ci auguriamo che i nuovi governi della Regione e dello Stato ci supportino per far diventare questo settore una filiera produttiva importante”.

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