Artena, il centro storico e le soluzioni possibili: che insegnamento dal flop di Patrica sulle “case a 1 euro”?

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Lo stato del centro storico di Artena è noto ma quali sono le soluzioni? E che insegnamento prendere dal caso di Patrica?

Patrica.

Per il centro storico di Artena servono soluzioni. Una delle più famose è quella delle “Case a 1 euro”, tentata dall’altra parte dei Monti Lepini da Patrica. Il progetto aveva lo scopo di ripopolare e riqualificare il centro storico. Nello specifico, gli acquirenti che intendevano comprare le case si dovevano impegnare a: prevedere un progetto di ristrutturazione della casa a 365 giorni dall’acquisto; sostenere le spese per la registrazione e l’accatastamento; avere due mesi di tempo per far partire i lavori.

Il caso di Patrica

Nel caso specifico di Patrica (raccontato l’anno scorso da ilmessaggero.it), il sindaco Fiordalisio dichiarò che il comune avrebbe messo in vendita 38 edifici in condizioni fatiscenti e abbandonati al prezzo di un euro, con l’obiettivo di riqualificare il centro storico e ripopolarlo. Le case furono messe in vendita sia a cittadini che ad associazioni, con l’aggiunta di agevolazioni finalizzate alla ristrutturazione edilizia e alla riapertura delle attività commerciali.

Nonostante l’entusiasmo di molte persone interessate, quando si è arrivati al dunque molti si sono ritirati, scoraggiati dagli ingenti lavori di ristrutturazione di cui le case necessitavano. Spesso, poi, all’iniziativa hanno fatto ostruzione i proprietari: molti non ritenevano conveniente svendere la casa, oppure quando un accordo sembrava raggiunto spuntavano degli eredi.

L’anno scorso, a due anni dal lancio dell’iniziativa, il risultato è stato eloquente: il sindaco ha comunicato che è stato venduto solo un immobile su 38. Il progetto Patrica è fallito, e il quadro della provincia di Frosinone risulta il peggiore in Italia per quanto riguarda i borghi abbandonati e degradati. Ha senso per Artena prendere spunto da questo tipo di iniziative per il rilancio del centro storico?

Che spunti si possono prendere dal caso di Patrica

Se l’esperienza di Patrica può insegnare qualcosa è che queste iniziative da sole non bastano. Serve un progetto di riqualificazione globale a monte dei centri storici e un incentivo serio ad andare a vivere in provincia, dove la maggior parte della gente non vuole più abitare perché si sente tagliata fuori dal mondo e lontana dal posto di lavoro.

Artena deve prendere spunto dallo spirito di iniziativa di alcuni comuni, ma al contempo avviare un progetto di riqualificazione e di incremento dei servizi. Altrimenti, come spiega in un’intervista Stefano Serafini, prendere delle iniziative del genere senza aver prima risolto i problemi del paese è solo un buco nell’acqua. Forse è questo l’insegnamento da prendere dal flop di Patrica.

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