TARI: 471 nuovi utenti a ruolo ma “la legge non permette di rivedere le tariffe”

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Bocciata la proposta dell’opposizione di rivedere le tariffe 2018

Nel Consiglio di ieri pomeriggio si è tornato a discutere di tariffe Tari. Le opposizioni “Artena Cambia” e “Collaboriamo per Artena” hanno infatti portato in Consiglio una mozione per rivedere (abbassandole) le tariffe del 2018. La proposta è stata però bocciata dalla maggioranza che sostiene il Sindaco Felicetto Angelini.

La mozione dei due gruppi di opposizione era stata presentata nel mese di giugno e muoveva dal fatto che gli evasori trovati ad inizio anno non erano stati messi a ruolo prima dell’elaborazione del piano finanziario. Ciò significa che il costo totale preventivato quest’anno non era stato “spalmato” anche su di loro. La proposta delle minoranze impegnava dunque la Giunta a rivedere le tariffe, spalmando i costi anche sui nuovi utenti.

L’assessore Serangeli: “Se ci sarà un extra gettito lo restituiremo l’anno prossimo”

A motivare la bocciatura della proposta è stata l’assessore al Bilancio e Tributi Ileana Serangeli. L’assessore ha affermato che già prima dell’elaborazione del piano finanziario 2018 aveva fatto sapere che i 610 nuovi utenti trovati non sarebbero stati inseriti “perché non c’erano ancora i presupposti”. “Non era un dato definitivo – ha spiegato la Serangeli – perché per tanti accertamenti non erano ancora trascorsi i 60 giorni necessari a renderli definitivi”. “E abbiamo fatto bene ad aspettare – ha proseguito – perché oggi non sono più 610 bensì 471, che sono stati iscritti nel ruolo”.

L’iscrizione avvenuta dopo l’elaborazione delle tariffe comporterà un “extra gettito” eventuale. Cioè il Comune, se tutti pagheranno, incasserà più di quanto spenderà. “Per il 2018 – ha affermato l’assessore Serangeli – è previsto un extra gettito di 146mila euro che, se rivedessimo le tariffe, non inciderebbero più di tanto. Anche se siamo in tempo per rivedere la tariffa  -ha proseguitp – non ce lo permette la legge, infatti la risoluzione MEF citata dall’opposizione dice che è possibile andare a modificare le tariffe e le aliquote di tari solo qualora si riscontri un disavanzo, cioè se il gettito risulta inferiore all’importo previsto dal piano economico finanziario. I soldi che si incasseranno di più quest’anno – ha concluso l’assessore Serangeli – saranno restituiti l’anno prossimo”.

Il teso dibattito sulla proposta di riduzione delle tariffe

La motivazione dell’assessore è stata oggetto di aspre critiche da parte dell’opposizione. Il Consigliere De Castris ha contestato che i “nuovi utenti” non si potessero mettere a ruolo già da inizio anno, affermando che “l’assessore ha perso l’ennesima occasione per essere al fianco dei cittadini come nel caso dei rimborsi sulle pertinenze”, invitandola infine a porre un quesito alla Corte dei Conti sulla rimodulazione delle tariffe in caso di extra gettito. Il Consigliere è quindi tornato sull’asserita riduzione delle bollette della TARI negli ultimi due anni, citando l’analisi pubblicata da questo sito.

Cosa che ha provocato la replica dell’assessore al Bilancio. “Sulla mancata riduzione delle bollette TARI – ha risposto la Serangeli – si dicono stupidaggini perché la riduzione del 20% dal 2016 c’è stata e questa cosa va scritta”. L’assessore in Consiglio ha citato il caso di quattro bollette, estratte a sorte dall’Ufficio tributi, in cui si sono verificate riduzioni del 20 percento. Allo stesso tempo ha confermato che per quanto riguarda i nuclei familiari composti da una sola persona la riduzione non si è verificata. Quanto alle pertinenze l’assessore ha ricordato di “aver invitato le opposizioni a non far presentare ricorsi perché i cittadini – ha dichiarato – davanti alle commissioni tributarie prendono batoste con il pagamento delle spese di giudizio”.

Angelini: “Per la prima volta si parla di riduzione delle tasse”. De Castris: “Come dimenticare l’aumento iperbolico di qualche anno fa?”

“Sulla Tari – ha affermato il Sindaco Angelini – i numeri non si possono cambiare. Un dato però va sottolineato: è la prima volta che si parla di riduzione delle tasse. Ora stiamo a disquisire se è poco o troppo ma per la prima volta si si è fatta una lotta all’evasione e la Giunta Angelini – ha proseguito il Sindaco – darà grande soddisfazione a tutti in presenza di un plusvalore delle entrate”. Il Primo Cittadino ha ricordato anche che “ogni anno perdiamo il 30-35% del dovuto”, riferendosi alle bollette emesse e non pagate, per poi toccare il tema delle pertinenze: “Quanto ci sarà una legge che permetterà di rimborsare i richiedenti, lo faremo”.

L’ultima parola è spettata alle opposizioni. Il Consigliere Silvia Carocci ha chiesto di sapere come si ridaranno ai cittadini i 146mila euro di extra gettito. La risposta è stata però rimandata al prossimo Consiglio. De Castris è tornato a ricordare come le riduzioni in bolletta “si calcolano anno per anno e non ogni due”. “Quanto alle bollette – ha proseguito il Consigliere – abbiamo esempi di cartelle in cui non si sono verificate le diminuzioni citate e comunque le riduzioni di questi due anni non possono far dimenticare l’aumento iperbolico che si è verificato nel primo anno di Amministrazione”. Alla fine della discussione la proposta dei gruppi “Artena Cambia” e “Collaboriamo per Artena” è stata bocciata con i voti della maggioranza e i voti a favore di tutte le opposizioni.



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