Marciapiedi o montagne russe? Una fascia tricolore per chi…

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Pendenze proibitive per chi sta sulla sedia a rotelle: così Artena usa i fondi statali per i marciapiedi su via Velletri e non fa eccezione rispetto al passato o ad altri lavori della zona. Una sfida per gli amministratori: in palio una fascia tricolore

Lavori in corso ad Artena per spendere i famosi 5 milioni di euro di fondi statali. Le ditte, spesso di Artena, stanno lavorando sulla montagna, in via Velletri e in via Latina. Quello che per ora pare l’intervento più rilevante è la realizzazione dei marciapiedi. Alcuni lavori sono in corso, altri sembrano quasi terminati ma qualcosa non va.

Si tratta in particolare dell’attenzione ai disabili, che ad Artena come in diversi comuni della zona non sembra essere una priorità. E infatti le rampe dei nuovi marciapiedi di via Velletri per loro sono proibitive e almeno in un caso assenti. Secondo un Decreto Ministeriale del 1989 che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche, le pendenze dei percorsi non devono superare l’8%. Quei marciapiedi sono in linea con il decreto?

Ce lo hanno chiesto e ce lo siamo chiesto. Lo abbiamo anche segnalato all’amministrazione. Alla fine abbiamo preso il metro e siamo andati a misurarle su via Velletri. Lì le pendenze (si misurano dividendo il dislivello per la lunghezza della rampa moltiplicando tutto per cento) arrivano anche a superare il 18%, che per un disabile equivale a una montagna. Quella consigliata per una rampa per disabili è infatti intorno al 5% ma non deve comunque superare l’8%. In alcuni casi su via Velletri il percorso è reso più difficile dalla presenza di griglie di raccolta delle acque che abbassano ancor di più la quota del percorso, con conseguente risalita.

In un caso addirittura non esiste alcuna rampa di discesa. Si tratta del tratto di marciapiede tra l’In’s e via Di Vittorio. Lì il marciapiede finisce monco e non si capisce come possa un disabile salirlo o scenderlo. Senza contare che non esiste un percorso di collegamento tra i marciapiedi urbani e quelli di via Velletri. E allora ci chiediamo: l’intervento finanziato dallo Stato serve anche per mettere in sicurezza il territorio e semplificare la vita ai disabili o è fine a se stesso? In un commento sul tema pubblicato su Facebook il vice sindaco Loris Talone ha inviato “a parlare a lavori terminati. Trattiamo i temi al momento giusto, i cantieri non sono terminati”.

In tutto ciò c’è da notare che i lavori finanziati dallo Stato non si discostano molto da quelli realizzati in passato nel centro urbano di Artena. Anche i vecchi marciapiedi non brillano per pendenze a misura di disabile, evidente segno di continuità amministrativa che attraversa gli anni e le gestioni. E come se non bastasse, tutto ciò è in linea anche con quanto accade in altri Comuni.

La sfida con la fascia in premio

Spesso l’attenzione alle fasce deboli viene dichiarata da più parti. Ma cosa accade quando si va a intervenire su cose basilari come i marciapiedi? Spesso si dice che anche i più ripido non fatti bene. Allora proponiamo una sfida a tutti gli amministratori. Una gara da fare prima del collaudo dei lavori finanziati dallo Stato. Li invitiamo a una passeggiata in sedia a rotelle sui nuovi marciapiedi, salendoli e scendendoli. Noi ne faremo una diretta streaming: alla fine premieremo l’amministratore che, partito dall’Eurospin, arriverà ad Artena. Per chi scenderà senza aiuto anche i tratti senza rampe ci sarà un premio speciale: una fascia tricolore. Sono aperte le iscrizioni.

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