In attesa di giudizio, rimandato a casa dopo l’arresto. Aveva minacciato i vicini con l’accetta

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L’arresto è stato convalidato e, in attesa del giudizio di primo grado, il Tribunale ha applicato la legge rimandando a casa l’uomo che aveva minacciato i vicini con l’accetta

L’uomo che è stato arrestato due sere fa dai Carabinieri di Artena, dopo due giorni di fermo, è comparso stamattina davanti al Giudice del Tribunale di Velletri. La magistratura ha convalidato l’arresto e, in attesa del giudizio, ha rimesso in libertà l’uomo imponendo due obblighi. La prima è l’obbligo di dimora ad Artena, la seconda è il divieto di uscire da casa dalle 19 alle 7. Gli obblighi stabiliti dalla magistratura si sommano a quelli disposti dal DPCM sull’emergenza coronavirus.

L’arresto era seguito alle minacce, accetta alla mano, rivolte ad una famiglia che abita vicino al luogo in cui l’arrestato dimora. Minacce senza motivo, non a caso la nota divulgata dall’Arma parla di una persona “in preda alla follia”. La stessa nota dei Carabinieri afferma che dopo l’intervento dei militari l’uomo se l’era presa anche con le forze dell’ordine. A seguito del controllo, oltre all’accetta i Carabinieri avevano sequestrato anche un coltello. Alla fine l’arresto è avvenuto per minaccia aggravata, porto d’armi e resistenza a pubblico ufficiale.

La notizia dell’arresto aveva dato un qualche sollievo nella piccola comunità del centro storico di Artena. In passato, anche se non sempre si è proceduto alla denuncia dei fatti, c’erano state occasioni di immotivata ira nei confronti dei residenti. Un paio di questi episodi, che avevano coinvolto due pubblici esercizi, erano anche sfociati in denunce. Per quei due episodi, risalenti al periodo tra settembre e novembre 2019, vennero sporte due denunce a seguito delle quali gli interessati non hanno ricevuto notizia degli sviluppi.

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