Chi fu Padre Cerasa: il francescano che Artena non dimentica

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Padre Nicola Cerasa morì nell’aprile 2012: fu un religioso, con una vita avventurosa, tenuto in grande considerazione nella Chiesa

commemorazione padre cerasa artena

Sono passati dieci anni dalla morte di Padre Nicola Cerasa. Nel fine settimana il circolo “Padre Padre Ginepro Cocchi” la parrocchia Santa Maria di Gesù l’hanno ricordato con una celebrazione. Vi ha partecipato anche Padre Domenico Lassandro, anche lui francescano originario di Rieti, come Padre Nicola.

A ricordare il francescano c’era anche Amedeo Candela, che come assessore comunale il 29 novembre 2003 firmò la cittadinanza onoraria al frate. C’era anche la consigliera comunale Lara Caschera, alcuni componenti del Circolo e Don Franco, parroco di Santa Maria di Gesù che ha posizionato la bacheca con il ritratto che un’artista fece a Padre Nicola.

Sono state ripercorse le vicende della sua eccezionale esperienza di vita religiosa e persona coltissima. Fra gli incarichi ricevuti anche quello della scelta vescovi. A dodici anni la scelta religiosa. A diciannove in Cina. Esperto conoscitore di sette lingue straniere. Promosse tante opere per Artena oltre al risanamento e messa a norma dei locali dell’ex Convento Francescano. Da non dimenticare l’indicazione per la costruzione di una nuova chiesa a Latina e la ripresa della pratica di beatificazione per Padre Ginepro Cocchi.

Padre Cerasa fu tenuto in grande considerazione all’interno della Chiesa Cattolica. In Cina fu vice parroco, procuratore e superiore della Diocesi. Fu imprigionato dai comunisti e poi espulso. Tornato a Roma, fu Segretario provinciale dell’ordine francescano e poi fu eletto Ministro provinciale per due volte. Un opuscolo (che si può scaricare cliccando qui) illustra la sua vita avventurosa e (aristotelicamente) informata dalla religione.

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