Artena ricorda l’eroe Domenico Prosperi: “Esempio per le nuove generazioni”

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“L’Angelo custode”, Domenico Prosperi, agente della Polizia di Stato di Artena, morì 33 anni fa a Brescia dopo aver sventato una rapina, salvato una collega e donato la ricompensa ottenuta a un amico, che la usò per un’operazione ai reni al figlio

Domenico Prosperi

Domenico Prosperi, agente di Polizia di 33 anni di Artena, morì a Brescia nel 1988 a seguito delle ferite di arma da fuoco inferte da rapinatori in fuga. La vicenda è ricordata ogni anno a Brescia come atto di vero eroismo. L’agente di Polizia, infatti, riuscì a mettere in salvo la collega che era con lui e recuperò il bottino (quasi un miliardo di lire) ma fu colpito diverse volte dai colpi d’arma da fuoco dei rapinatori in fuga.

Durante il ricovero in ospedale, che visse lucidamente, donò la ricompensa ricevuta dall’istituto di credito a un collega il cui figlio doveva fare una delicata operazione ai reni. Morì in ospedale il 19 febbraio 1988 e da allora a Brescia lo ricordano come eroe. Nel 2018 il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, lo ha solennemente commemorato intitolandogli l’Aula magna della Questura di Brescia. La collega Angela, che a Domenico deve la vita, lo ha ricordato sulle colonne del Corriere della Sera come il suo “Angelo custode”.

L’anno scorso all’eroe di Artena è stata assegnata la Medaglia d’Argento al Valor Civile. Questa la motivazione riportata in Gazzetta Ufficiale: “Con sprezzo del pericolo e pronta determinazione, affrontava un malvivente armato che aveva fatto irruzione in un istituto di credito a scopo di rapina. Veniva, però, raggiunto da numerosi colpi di pistola esplosi dal rapinatore in fuga, rimanendo ferito mortalmente. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e di ammirevole coraggio”.

Caschera: “Prosperi modello positivo per le nuove generazioni”

Oggi Domenico Prosperi avrebbe compiuto 66 anni ed è stato ricordato anche nella sua Artena. Al cimitero comunale lo hanno commemorato il vice sindaco Loris Talone, le assessore Caschera e Palone, le rappresentanze di Carabinieri e Polizia alla presenza della sorella Filomena, dei parenti, degli amici e del parroco Don Antonio Galati.

“Siamo qui – ha detto Talone – per onorare la memoria di Domenico Prosperi e di tutte quelle persone che muoiono sul campo svolgendo la propria attività lavorativa. Domenico, in particolare, è riuscito ad assolvere a una doppia missione di bontà: salvare una collega e donare la propria ricompensa per salvare un bambino. Artena – ha aggiunto Talone – ha sfornato anche queste persone non solo chi ha insanguinato la piazza di Comuni vicini ma anche centinaia di cittadini come Domenico, che hanno dimostrato quale sia il vero cuore degli artenesi, che non è certo quello di alcuni balordi che hanno infangato la comunità”.

“È un’importante manifestazione che ripetiamo anche quest’anno – ha dichiarato l’assessore Lara Caschera – anche per ricordare la figura di Domenico Prosperi alle nuove generazioni, che hanno un forte bisogno di modelli positivi di persone che lottano e cadono nell’adempimento del dovere, come ha fatto il nostro concittadino”.

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