Artena: il giorno della Funghicoltura-Substrato in Consiglio comunale

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Il Consiglio tenta la strada della delibera di “convalida” della procedura adottata dagli uffici per autorizzare l’impianto di substrato inoculato proposto dalla Funghicoltura in rete

Tra poche ore il Consiglio comunale di Artena si riunisce per cercare di sanare la procedura attuata dagli uffici comunali per autorizzare l’impianto di substrato inoculato proposto dalla Funghicoltura in Rete. La seduta consiliare è fissata per le ore 14 ed ha all’ordine del giorno due punti. Il primo è la convalida della determinazione comunale che ha dato l’ok all’adeguamento del Piano di Utilizzazione Aziendale presentato nel 2008. Il secondo punto è l’approvazione dello schema di convenzione “PUA Funghicoltura in rete”.

La proposta di “convalida” che andrà in Consiglio mira a sanare quanto fatto dagli uffici. Un iter sbagliato, come abbiamo sostenuto su questa testata e come ha sostenuto anche la CIA del Lazio in una lettera a Zingaretti, in cui l’ufficio non poteva sostituirsi al Consiglio comunale nella decisione di dare o meno il via libera ad una proposta che era diversa da quella approvata nel 2008. Se infatti nel 2008 il Consiglio aveva dato l’ok a due iniziative fatte da due aziende agricole, negli ultimi anni la proposta portata avanti da una terza realtà (la “Funghicoltura in Rete”) era ben diversa dagli originari Piani di Utilizzazione Aziendale.

La strada della convalida, la ricerca dell’interesse pubblico e la lotta politica

La strada della “convalida” è un istituto che la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi prevede per sanare i provvedimenti “adottati in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza” in presenza di interesse pubblico. Spetta dunque al Consiglio comunale sostenere e motivare l’esistenza di un “interesse pubblico” nella procedura da convalidare.

Tale “interesse pubblico”, secondo quanto apprendiamo, verrebbe rintracciato nello sviluppo dell’agricoltura e nel finanziamento pubblico regionale da 4,3 milioni di euro assegnato dalla Regione al privato proponente. Nello specifico, il Consiglio interverrebbe in pendenza di un ricorso al Tar davanti al quale è stato impugnato proprio il provvedimento che oggi si vuole convalidare.

Sull’impianto c’è sempre stato un forte contrasto che è stato anche uno dei motivi portanti della campagna elettorale. Il sindaco Angelini durante i comizi ha sostenuto l’intenzione di fare tutti gli atti utili a creare posti di lavoro. Contro lo specifico progetto, insieme alle forze di opposizione, si sono schierati centinaia di cittadini di Artena e Giulianello preoccupati dall’aumento del traffico pesante e dai possibili cattivi odori. Oggi si arriva al redde rationem.

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