Chiusa una strada, entrano dall’altra: dramma rifiuti sui terreni agricoli di Valmontone

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I terreni agricoli di Valmontone, tra Artena e Labico, sono assediati dagli scarichi abusivi di rifiuti. L’Università Agraria stanzia fondi e mette un cancello ma l’inciviltà non si ferma

A Valmontone l’abbandono dei rifiuti è un dramma per l’agricoltura e l’ambiente. I campi che confinano con Artena e Labico, sono assediati da incivili che scaricano immondizia. Nelle settimane scorse, al confine con il territorio di Labico, dopo l’ennesimo immondezzaio trovato in un sottopassaggio il presidente dell’Università Agraria Roberto Pizzuti ha deciso di correre ai ripari. All’accesso ai terreni, dalla parte di Colle Spina, ha fatto mettere un cancello, le cui chiavi sono in possesso dell’ente e degli assegnatari dei terreni.

Ma chiuso un accesso i problemi non si sono risolti. Gli scarichi abusivi di rifiuti sui terreni agricoli di Valmontone proseguono. Come l’acqua che incontra una diga trova il modo di aggirare l’ostacolo per correre a valle, così chi non ha rispetto per l’ambiente e l’agricoltura ha trovato altre strade. E infatti un altro vergognoso scarico di rifiuti lo si può trovare dall’altra parte del territorio, al confine con Artena, vicino alla centrale Enel. Un vero peccato per un territorio bello che richiama la campagna romana, sebbene rovinato da una centrale elettrica e una distesa di pannelli fotovoltaici.

Per bonificare le micro discariche l’Università ha stanziato diecimila euro. Potrebbero non essere necessari tutti per ripulire il territorio, ma intanto soldi della collettività civica devono essere usati per correr dietro a chi preferisce buttare l’immondizia tra i campi piuttosto che dove previsto dalle norme.

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